Sono saliti su tutti e tre i gradini del podio gli atleti del Kumiai in queste due giornate di European Cup Cadet andate in scena a Follonica. I nomi sono quelli di uno splendido Alessandro Aramu oro nei kg.55, di un’ottima Ludovica Lentini che nei kg.52 mette al collo la medaglia d’argento e di Nadia Simeoli che nei kg.63 agguanta il bronzo. Nel computo delle buone prestazioni c’e’ anche da sottolineare il quinto posto di Matilda Avila nei kg.48.
Alessandro Aramu dopo il bronzo di una settimana fa a Fuengirola si e’ oggi migliorato e con un doppio balzo e’ salito sul primo gradino del podio. Autore di una prova di grande maturità il druentino incontro dopo incontro ha superato le difficoltà incontrare mettendo in mostra qualità e tecnica superiori. Vittorioso all’esordio contro l’olandese Belkaid per 3 shido a 1, nel secondo, opposto all’ungherese Mathe, Alessandro piazzava uno spettacolare ippon che lo portava ai quarti di finale. Qui, opposto al francese Briard ne usciva un match tattico che il druentino faceva suo grazie alle tre sanzioni affibbiate all’avversario. Semifinale senza storia con l’olandese Verhorstert che nulla poteva e subiva uno spettacolare ippon dallo scatenato Alessandro. La finale odierna contro Malara e’ stato il secondo atto della sfida tra questi due atleti, iniziata a Fuengirola. Una settimana fa, per la medaglia di bronzo, Alessandro l’aveva fatta sua. Stesso copione, nel replay di questo pomeriggio, nel match, stavolta, valido per l’oro. Il druentino e’ stato bravo e paziente e con una serie di proficui attacchi ha fatto sanzionare per due volte l’avversario portando infine a casa la meritata vittoria.
Ludovica Lentini, nei kg.52, dopo l’oro di una settimana fa in Spagna mette al collo un’altra medaglia questa volta d’argento. La sua prestazione odierna e’ stata comunque ottima. Esordio con ippon ai danni della Boccola, vittoria faticata contro la ungherese Maroti, che con una tattica rinunciataria obbliga la druentina a prendere qualche rischio finendo infine battuta per uno shido. In semifinale una spumeggiante Ludovica conquistava la vittoria ai danni della francese Vellozzi marcando prima yuko e poi ippon, mentre in finale opposta alla olandese Visser, la druentina non trovava il giusto ritmo infastidita dalle schermaglie sulle prese subendo poi a circa un minuto dalla fine lo yuko che metteva fine alle speranze di mettere al collo un secondo oro dopo quello di Fuengirola. L’argento non e’ comunque un metallo da buttare, anzi, certifica il valore di questa atleta nel panorama europeo e la sua continuità nei risultati.
E’ invece solo bronzo il metallo che mette al collo Nadia Simeoli nei kg.63. Esordio “choc”, al cospetto della francese Fereol, nel primo turno per la druentina che in vantaggio di yuko si faceva “pizzicare” da un attacco della francese finendo battuta. Recuperata, Nadia metteva sul tatami finalmente qualità tecnica e determinazione, con l’obiettivo di centrare, almeno, il terzo gradino del podio. Missione compiuta grazie all’ippon inflitto alla austriaca Pircher nel primo recupero, alle due penalità affibiate alla ungherese Kerekes nel secondo, al capolavoro fatto nel terzo al cospetto della croata Babic, settima ai mondiali 2015, battuta per wazari ed alla bravura misto calma messa nell’ultimo incontro, quello valido per il bronzo, dove opposta alla Lisoni pur con tre shido sul groppone, non perdeva lucidità marcando i due yuko che le consegnavano la vittoria. Nadia ha grandi possibilità ma deve essere, a nostro modo di vedere, meno ansiosa.
Raccoglie solo un quinto posto, cioè la classica medaglia di legno, Matilda Avila che nei kg.48 ha fatto a lungo sognare i supporters al seguito. Ippon all’esordio ai danni della olandese Karthans, ancora ippon nel secondo questa volta alla macedone Rexhepi prima di arrendersi nei quarti alla Castagnola. Nel primo turno dei recuperi la druentina piazzava ippon alla austriaca Andrich, nel secondo prima wazari e poi ippon alla Visentin per poi andarsi a giocare, a quel punto, una più che meritata medaglia di bronzo. Forse la tensione oppure il fatto di trovarsi per la prima volta in una finale di European Cup, spingevano Matilda a forzare il match con due attacchi, nel giro di una ventina di secondi di distanza l’uno dall’altro, in precario equilibrio che venivano controbattuti efficacemente dall’avversaria che si aggiudicava la vittoria. Un vero peccato perché la druentina avrebbe meritato di salire sul podio per quanto fatto nell’arco della competizione. Insieme ai tecnici, correggendo alcuni particolari che oggi le sono costati la medaglia siamo certi che rivedremo una Matilda ancor più protagonista e competitiva.
Solo qualche “flash” positivo, e non per tutti, per gli altri atleti del Kumiai in gara. Nei kg.55 Andrea Klak, alla sua prima partecipazione ad una European Cup, dopo la vittoria all’esordio con il francese Belaoyinat, nel secondo finiva battuto dall’ungherese Vida per 3 shido ad 1. Matteo Lazzarini, nei kg.63, dopo la vittoria per yuko nel primo turno contro l’olandese Dorlandt, nel secondo in vantaggio di shido si faceva sorprendere dall’uchi mata del croato Greblicki. Nicolo’ Gambino, impegnato anche lui nella stessa categoria, dopo la vittoria all’esordio con lo svizzero Bruehlmann, nel secondo finiva battuto dallo sloveno Bizjak. Identica sorte nel primo turno dei recuperi contro l’italiano Rije. Nei kg.73, Matteo De Cesario fa suo il match di esordio piazzando ippon al croato Prigl. Nel secondo trova semaforo rosso da parte dell’olandese Horsten così come nel primo recupero dove il druentino finisce battuto dallo sloveno Ahej. Dura lo spazio di un solo incontro, invece, la competizione di Alessia Narducci – kg.52 -, Stefano Melis -kg.90 – e di Lorenzo Turini nei kg.+90. Bisogna allenarsi duramente e seriamente per migliorare!
Il Kumiai fa dunque ritorno a casa, al termine della tappa di european cup a Follonica, con le tre medaglie messe al collo da Alessandro, Ludovica e Nadia, e diverse certezze. La strada e’ quella giusta le “punte” della squadra si confermano mentre le “nuove leve” stanno crescendo. Certo, per migliorare e mantenere i livelli raggiunti il lavoro e’ l’unica ricetta ma i risultati di queste ultime due settimane permetteranno a tecnici ed atleti di preparate con la giusta serenità e calma i prossimi appuntamenti. Nel frattempo….facciamo un applauso ad Alessandro, Ludovica e Nadia. Se lo sono meritato!