….Alla suite di medaglie conquistate da Alessandro Aramu in questo primo scorcio di stagione – due ori ed un bronzo nelle European Cup – mancava la medaglia d’argento e d’argento e’ stata la medaglia messa al collo, quest’oggi, nei kg.55, dal forte atleta druentino, ai Campionati italiani Cadetti. Emerso da una poule “terribile”, con quattro belle vittorie, dove il sorteggio aveva collocato tutti gli atleti più accreditati della vigilia, l’Alessandro visto in finale e’ parso meno brillante rispetto ai turni precedenti e la grinta messa sul tatami non e’ bastata per portare a casa l’incontro finendo, il druentino, infine battuto per due shido ad uno al termine di un match particolarmente tattico. Una medaglia d’argento e’ pur sempre una medaglia d’argento ma comprendiamo anche lo stato d’animo dell’atleta druentino e la delusione per aver mancato di un nulla il “bersaglio grosso” ed un titolo di campione italiano che avrebbe meritato di conquistare. Questa, purtroppo, e’ la vita ed il verdetto, pur se amaro, va accettato.
Si ferma ai piedi del podio, la gara di Matteo De Cesario -kg.73- e di Lorenzo Turini -kg.+90-. Chiudono, infatti, entrambi al quinto posto ma anche con la netta sensazione di aver sprecato una occasione che erano stati bravi a costruirsi lungo l’arco della loro gara. Come si dice in questi casi, dopo aver seminato bisogna raccogliere, e non lasciare ad altri la medaglia. Ad entrambi e’ forse mancata la tranquillità interiore; per intenderci hanno avuto il “braccino” del tennista. Mettere al collo una medaglia di bronzo, tra l’altro meritata, avrebbe reso loro questa giornata memorabile. In breve:
Lorenzo arriva a vele spiegate in semifinale poi li e nella finalina per il bronzo a salire sul tatami sembrava esserci la brutta copia del druentino. Matteo invece, dopo la vittoria nel match di esordio, nel secondo finiva battuto. Nei recuperi il druentino cambiava completamente marcia conquistandosi la finalina per la medaglia di bronzo gettata al vento mentre era in vantaggio di yuko.
Poca gloria invece per gli altri atleti del Kumiai impegnati in questa prima giornata di gara. Matteo Lazzarini, Kg. 66, dopo aver superato in modo brillante i primi due turni di gara nel terzo, al cospetto di un avversario alla sua portata, subiva lo stop che gli faceva terminare anzitempo la competizione. Peccato perché lo si aspettava nelle posizioni di vertice. Edoardo Pivi, kg.60, dopo il semaforo rosso nell’incontro di esordio superava due turni nei recuperi prima di alzare “bandiera bianca” e chiudere al nono posto finale. Nicola Narducci, kg.50, ed Andrea Klak, kg.55, dopo un esordio con vittoria nel secondo trovavano entrambi la strada “sbarrata” lasciando anzitempo la competizione. Dura lo spazio di un solo incontro, invece, la gara di Matteo Catania e Daniil Kharchenko, entrambi impegnati nei kg.60; stessa sorte anche per Nicolo’ Gambino, kg.60, e Stefano Melis che impegnato nei kg.+90, lotta in due incontri finendo infine per soccombere.
Il Kumiai chiude questa prima giornata, riservata ai maschi, con una medaglia d’argento e due quinti posti a cui c’e’ da aggiungere una buona dose di rammarico per le due “medaglie di legno” che con in minimo di accortezza e convinzione in più avrebbero potuto tranquillamente essere due medaglie di bronzo rendendo la giornata del team druentino ancor più positiva di quanto lo e’ stata. Domani sarà il turno delle ragazze che storicamente hanno sempre regalato soddisfazioni al team druentino. Da almeno un paio di loro ci aspettiamo una performance sui livelli visti recentemente. Vedremo come andrà a finire.