E’ stato spettacolo puro quello offerto in questa domenica, ad Eboli nel Gran Prix Junior, da Alessandro Aramu, atleta del Kumiai, vincitore della medaglia d’oro nella categoria fino a kg.60. Tranquillo e sicuro di se, ha affrontato gli avversari, turno dopo turno, senza alcun timore reverenziale riducendoli a miti consigli. Entrato in gara negli ottavi di finale il druentino ha impiegato poco più di un minuto per piazzare ippon al campano Santagata correndo zero pericoli. Nei quarti e’ stato il turno del laziale Olaru, ad inchinarsi davanti ad Alessandro che ha fatto suo il match grazie al wazari di morote seoi con cui ha portato a casa l’incontro. Ma sono stati gli ultimi due incontri, di semifinale, prima, e di finale poi, che hanno dato la “dimensione” odierna di Alessandro. Davanti a due avversari difficili da affrontare, come il campano Fraticelli in semifinale ed il torinese Monticone in finale, l’atleta druentino ha dato spettacolo, con due vittorie in fotocopia. Ha lasciato sfogare gli avversari rendendo vano ogni loro tentativi di attacco per poi colpire al momento giusto, di wazari in piedi in entrambi i casi, per poi concludere a terra, in immobilizzazione ottenendo così la vittoria per ippon. Chapeau! Bravo, veramente bravo l’Alessandro visto oggi al Palasele di Eboli.
Ilaria Qualizza, conquista la medaglia d’argento nella categoria fino a kg.70, facendo un altro passo in avanti verso il completo recupero dopo un 2016 costellato da diversi infortuni. Buona, nel complesso, la sua gara odierna sottolineata da alcuni aspetti positivi espressi dalla druentina come quando, nei quarti prima ed in semifinale poi, ha saputo tirarsi fuori da situazioni difficili in cui si trovava conquistandosi con pieno merito la finale. Ilaria ha fatto il suo esordio nei quarti opposta alla laziale Volpe. Il match, fin dalle battute iniziali, e’ stato condotto dalla druentina che e’ presto passata in vantaggio di wazari. Un passaggio a vuoto a circa meta’ incontro le costa ben tre shido che rimettono in gioco l’avversaria. Ilaria stringendo i denti, reagisce, andando a marcare yuko di morote per chiudere la contesa immobilizzando la laziale. In semifinale, opposta alla pugliese Berardino, la druentina fatica nel primo minuto a trovare le giuste distanze per poi piazzare uno splendido ippon accedendo alla finale. Nel match valevole per l’oro, contro la calabrese Fortunio, c’e’ un solo momento in cui Ilaria lascia l’azione all’avversaria che marca, purtroppo, lo yuko che deciderà le sorti dell’incontro. Per il resto, fin dall’inizio si sviluppa un predominio netto da parte della druentina che non sortisce pero’ effetto in termini di punteggio. L’argento, come detto, e’ comunque un buon risultato, tenuto conto dello stato influenzale che ha condizionato oggi Ilaria, dal quale ripartire verso più importanti obiettivi.
Chiude invece al quinto posto Anna Maria Narducci, nei kg.63, che causa un problema ad una spalla lotta in ogni incontro con grande grinta ma non riesce ad emergere come avrebbe voluto fare. Battuta nei quarti dalla laziale Cacchione, poi vincitrice della medaglia d’argento, la druentina sapeva ben riprendersi vincendo di ippon il primo turno dei recuperi ai danni della pugliese Marzulli. La finalina per il bronzo vedeva Anna Maria lottare fin dai primi istanti di gara ma infine soccombere di immobilizzazione davanti alla torinese Marcuzzo. Con il dolore che ne ha limitato di molto i movimenti per la druentina era molto difficile, onestamente, poter fare meglio di quanto fatto.
Nella classifica per Società il Kumiai pur con soli tre atleti in gara e’ riuscito, ugualmente, a salire sul terzo gradino del podio alle spalle dell’Accademia Torino, prima classificata, e del Banzai Cortina Roma che ha chiuso in seconda posizione.
Sabato era stato invece il turno dei Cadetti che hanno fatto ritorno a Druento con la sola medaglia d’argento messa al collo da Lorenzo Turini nella categoria kg.+90. Una prestazione abulica ed anonima da parte dei druentini impegnati in gara che possiamo riassumere con il quinto posto di Stefano Renzi – kg.+90 – i settimi posti di Matilda Avila nei kg.48 da cui, dopo la vittoria nel Trofeo Sankaku era lecito attendersi qualcosa di più nella gara odierna, di Nicolo’ Gambino che dopo sei incontri chiude con uno score di quattro vittorie e due sconfitte non sufficiente per salire sul podio. Dopo due vittorie nei kg. 60, negli ottavi viene battuto Andrea Klak e non più recuperato chiudendo a centro classifica. Due vittorie ma anche due sconfitte per Matteo De Cesario nei kg.81 che costringono anche lui ad accontentarsi di una posizione di rincalzo. Subito fuori, invece, nel match di esordio e senza possibilità di essere recuperati Luca Longo -kg.55-, Mara Fassio Bongiovanni -kg.63- ed Irene Fontebasso -kg.52-. E’ il caso di suonare i campanacci per la “sveglia” perché sembra che alcuni atleti siano caduti in letargo. L’inverno pero’ deve ancora arrivare……