Il weekend in terra spagnola, a Fuengirola per l’esattezza, si chiude per il Kumiai con due piazzamenti, pieni di rimpianti, per i quinti posto raggiunti rispettivamente da Matilda Avila nei kg.48, nella giornata di sabato, e da Lorenzo Turini quest’oggi nei kg.+90.
Si diceva dei rimpianti per le due finali valide per la medaglia di bronzo sfumate. Le chance per aggiudicarsi entrambi le finaline c’erano tutte ma il verdetto del tatami e’ stato, purtroppo, di avviso opposto. Matilda all’esordio parte alla grande marcando ippon alla britannica Stringer. Stesso spartito anche nel secondo dove la cipriota Asvesta e’ superata di wazari in un match ben interpretato. Nei quarti di finale, la druentina, al cospetto della olandese Van Krevel getta via l’occasione di accedere alle semifinali; in vantaggio di wazari si faceva sorprendere e superare di ippon. Nei turni di recupero una rinfrancata Matilda partiva alla carica superando prima di ippon l’israeliana Weiss e poi di wazari la quotatissima italiana De Blasio meritandosi in questo modo la chance per la medaglia di bronzo. L’incontro con la olandese Goedhart si sviluppa prevalentemente sotto l’aspetto tattico ed i quattro minuti regolamentari terminano con la druentina zavorrata da uno shido mentre l’olandese ne ha due. Nel golden score l’olandese trovava l’attacco vincente che costringeva Matilda ai piedi del podio. Lorenzo Turini chiude anche lui nella stessa posizione della compagna di squadra. Vittorioso all’esordio, per ippon, contro il portoghese Matias nel secondo trovava la strada sbarrata dall’azero Abdullayev che supera il druentino di ippon. Nel primo recupero Lorenzo
supera, di ippon, il britannico Farrance, meritandosi la finalina per la medaglia di bronzo dove, opposto al croato Violic, commette un errore tattico da cui nasce il wazari che sancirà la sua battuta d’arresto nonostante i due shido subiti dal croato. A ben vedere due occasioni purtroppo sprecate. Centra
invece, un buon settimo posto, nei kg.50, Alessandro Cavallo che al primo anno tra i cadetti ed alla seconda gara in European Cup ottiene due belle vittorie di wazari ai danni dello spagnolo Uzal Busto e dell’israeliano Kapelushnik prima di essere stoppato, nei quarti di finale dall’altro israeliano Rabin. Nel primo dei recuperi il druentino superava in bello stile, marcando ippon, il tedesco Bschlangaul prima di arrendersi, per wazari, all’olandese Van Dam. Buona, in ogni caso, la prova di Alessandro che pare essersi tolto da addosso la timidezza con cui aveva affrontato la prova di Follonica. La strada intrapresa e’ quella giusta; continuando ad allenarsi con impegno i miglioramenti per l’atleta druentino non potranno che essere esponenziali. Nei kg.66 chiude al nono posto Nicolo’ Gambino una posizione che sta un po’ stretta a questo atleta. Il druentino all’esordio superava per 2 wazari a 1 il polacco Pankowsky poi nel secondo piazzava ippon, all’israeliano Raufman. Nei quarti opposto all’azero Mahmudlu il druentino doveva alzare bandiera bianca così come nel primo recupero dove in vantaggio di wazari si faceva superare dall’olandese Heg. Matteo De Cesario, kg.73, dopo un esordio vincente, con ippon, ai danni dell’olandese Van Dijk al secondo turno veniva superato dal portoghese Rodrigues. Nel primo turno dei recuperi opposto al russo Bersenev il druentino pur lottando veniva superato per 2 wazari a 1 terminando anzitempo la competizione. Paga lo scotto del noviziato, anche per lei si tratta del primo anno tra i cadetti, Chiara Maccagno che impegnata nei kg.44 chiude al nono posto ma non riesce ancora ad incidere come invece avrebbe voluto. Nei due turni di gara affrontati, pur lottando, deve cedere le armi al cospetto delle più esperte spagnole Rodriguez nel turno di esordio e della Garriga Ortega nel primo turno dei recuperi. La druentina e’ in un momento di difficoltà ma trattandosi di un’atleta seria siamo certi che, una volta “digerite” nuova categoria di peso e passaggio tra i cadetti, saprà riprendersi in modo adeguato. Tutti, chi più chi meno, ha pagato dazio nel passaggio. Ci vuole pazienza ed impegno costante negli allenamenti poi le soddisfazioni arriveranno di conseguenza. Sono, e’ vero, mancate le medaglie ma le prestazioni degli atleti in queste due giornate di gara sembrano dare segnali di reazione ed indicare un deciso cambio dopo di rotta. Si attendono conferme in tal senso!
Nelle stesse giornate, ad Oberwart in Austria, Carola Paissoni ha invece preso parte, con la nazionale italiana al European Open Women. Ottimo l’incontro di esordio dove la druentina superava in bello stile la russa Kovalenko per poi andare ad affrontare negli ottavi di finale la forte e quotata canadese Zupancic. C’e’ voluto il golden score ed uno shido per decretare la vincitrice di un match squisitamente tattico che ha infine visto cedere, ma senza affatto sfigurare, Carola al cospetto della canadese forte di un ricco palmares, quinta alle recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro, che nella gara odierna ha infine chiuso al secondo posto superata in finale dalla giapponese Ono.
Prossimo appuntamento il Gran Prix Città di Colombo per le categorie Cadetti e Junior in programma sabato 25 e domenica 26 febbraio a Genova.