L’oriente non ha strizzato granché l’occhio a Carola Paissoni, atleta del Kumiai, che nella notte si e’ classificata al 7.o posto nel Gran Prix della Cina svoltosi a Hohhot. Il risultato e’ da considerarsi soddisfacente in una competizione di altissimo livello quale e’ stata questo Gran Prix. Certo se la performance odierna avesse portato la druentina in zona podio il giudizio sarebbe stato ancor più positivo ma non si deve dimenticare che questa e’ stata la prima volta in cui la Carola ha partecipato ad un manifestazione di tale livello e di questo se ne deve, indubbiamente, tenere conto. L’incontro di esordio ha visto la druentina opposta, negli ottavi di finale, alla kazaka Bektashyzy. Carola pur andando sotto nel punteggio e’ stata assai brava a mantenere la calma recuperare lo svantaggio ed infine ad aggiudicarsi il match accedendo ai quarti di finale. La coreana Kim e’ l’avversaria designata e la druentina pur lottando da par suo, al termine dei quattro minuti, deve purtroppo inchinarsi alla più quotata avversaria che, per onor di cronaca, raggiungerà la finale insieme alla giapponese Maeda. Nel primo turno dei recuperi Carola trova come avversaria la ungherese Gercsak ed in caso di vittoria, spalancherebbe alla druentina la finalina per il bronzo. Carola affronta a viso aperto ribattendo colpo su colpo gli attacchi della avversaria ma allo scadere del match non sono sufficienti alla druentina i due shido inflitti alla ungherese che accede alla finalina per il bronzo grazie all’attacco valutato wazari. A conti fatti Carola non ha certamente sfigurato al cospetto di queste avversarie. Certo c’e’ ancora da lavorare per colmare il gap ma tutti gli obiettivi sono ancora raggiungibili e stiamo parlando di obiettivi che si chiamano Mondiali ed Universiadi. Nella giornata di domani la druentina farà ritorno, insieme ai compagni di squadra, in Italia poi martedì riprenderà gli allenamenti tra le mura di casa del Kumiai. Applaudiamo Carola per quanto finora fatto e perché il Kumiai non aveva, mai avuto finora, una atleta che arrivasse così in alto.
Complimenti Carola !