Alessandro Aramu ha attraversato un periodo avaro di risultati, ma nonostante questo non ha mai mollato continuando ad allenarsi con impegno. Oggi, a Leinì, ha dato spettacolo conquistando meritatamente la medaglia di bronzo nella 4.a edizione del Trofeo Internazionale Città della Mole di Torino riservato agli junior e senior. L’atleta, tesserato per il Kumiai, impegnato nella categoria fino a kg.60 ha superato in bello stile il pugliese De Bartolo nei sedicesimi di finale per poi andare a piazzare un rapido ippon, in soli 7 secondi, al lombardo Ditta negli ottavi. Nei quarti, il druentino, opposto al piemontese Monticone portava a casa il match grazie ad un attacco vincente valutato wazari, dopo circa uno e trenta dall’inizio, per poi proseguire in controllo fino all’epilogo con l’incontro dominato in modo evidente. In semifinale il toscano Ferretti si rivelava, purtroppo, ostacolo troppo ostico per Alessandro che passato in svantaggio di wazari era comunque bravissimo a recuperare nel giro di pochi secondi e riportare le sorti del match in parità. A circa un minuto dal termine il toscano segnava un secondo wazari a proprio favore e nel proseguimento dell’azione immobilizzava il druentino che finiva così battuto. Nella finale per la medaglia di bronzo Alessandro, opposto al sardo Mundula, era bravo a prendere, fin dalle battute iniziali, il comando delle operazioni. Passato in vantaggio di wazari il druentino marcava, in successione, il secondo e poi il terzo wazari per concludere, infine, con un ippon di immobilizzazione che gli regalava un meritatissimo terzo gradino del podio. Lo abbiamo atteso fiduciosi in questi mesi, ed oggi Alessandro è finalmente ritornato ai livelli che gli competono ed a cui ci aveva abituato. Da qui in avanti non potrà che migliorare e la pacca sulla spalla affibbiatagli dal suo tecnico Max Pasca al termine della finalina, vinta, per il bronzo era una sorta di complimento per la splendida prestazione di cui l’atleta era stato artefice.
Nella stessa categoria di Alessandro era impegnato anche Luca Longo che dopo la vittoria nell’incontro di esordio trovava semaforo rosso nel secondo turno opposto al settimese Carlino e nel primo dei recuperi contro il friulano Tommaselli. Troppo superiori gli avversari per poter aspirare al classico colpaccio ma in ogni caso il druentino ha lottato al cospetto di atleti di spessore.
Tra le ragazze risultati sono stati al di sotto delle attese. Chiudono infatti al settimo posto Fabiola Pidroni – kg.57 – ed Ilaria Qualizza – kg.70 – mentre Irene Boccia dopo la battura d’arresto nel match di esordio nel primo dei recuperi si infortunava al gomito ed era costretta a lasciare la competizione.
Fabiola Pidroni pur fuori categoria e reduce da un infortunio al ginocchio ha vinto all’esordio negli ottavi di finale ma è finita battura, pur se al golden score, nel secondo. Nel primo dei recuperi, l’atleta cercava di opporsi alla ligure Mancioppi finendo infine battuta terminando anzitempo la competizione.
Dopo un opaco europeo aspettavamo Ilaria Qualizza al riscatto nella sua categoria di elezione – kg.70 – ma il risultato finale, un mediocre settimo posto ci fa capire come la fase di crisi in cui è piombata sia acuta e ben lungi dall’essere superata. Dopo uno splendido inizio con rapido wazari ed ippon, negli ottavi di finale, ai danni della friulana Callegari, nei quarti, opposta alla settimese Carminucci, la druentina opponeva solo qualche valido attacco finendo infine battura di wazari. Nel primo dei recuperi Ilaria trovava ad attenderla una vecchia conoscenza la ligure Campanella. L’incontro si sviluppava con la druentina impegnata ad imbastire azioni su azioni e la ligure impegnata nella consueta tattica attendista che la contraddistingue. Su una di queste azioni l’atleta del Kumiai subiva un contrattaccolpo che la faceva passare in svantaggio di wazari. Inutili i tentativi, poco lucidi, per risalire la china ed a pochi secondi dal termine, su un suo attacco, la druentina finiva anche immobilizzata dicendo così addio alle speranze di salire sul podio.
La giornata si è dunque chiusa per il Kumiai con la medaglia di bronzo messa al collo di un ritrovato Alessandro Aramu. Questa è decisamente la nota positiva a cui fa da contraltare la prestazione sottotono di una Ilaria Qualizza che pare, invece, aver smarrito sicurezza e forza mentale.