Nonostante una prova generosa si è fermata ai piedi del podio la corsa alla medaglia di Lorenzo Turini, nella categoria kg.+90, atleta del Kumiai nonché campione italiano cadetto che è venuto fino a Coimbra, Portogallo, per partecipare alla European Cup Cadet. L’ambizione di mettere al collo finalmente una medaglia in una competizione europea si è, purtroppo, scontrata con le ‘’montagne’’ che il druentino si è trovato ad affrontare lungo il percorso. Entrato in gara nel turno degli ottavi di finale Lorenzo con un match accorto aveva ragione, all’esordio, dello spagnolo Sandino Ramos che in poco più di due minuti e mezzo di gara subiva tre sanzioni per passività. L’accesso ai quarti era dunque cosa fatta e ad attenderlo trovava il francese Diaby. Dopo alcune fasi di studio, l’incontro si sviluppava su una sostanziale parità con entrambi i contendenti impegnati a non concedere possibilità all’avversario. Inevitabile, dunque, la sanzione data ad entrambi che spingeva i due a tentare qualche attacco più incisivo. Uno di quelli portati dal francese risultava decisivo, wazari di makikomi, che sommate alle altre due sanzioni subite dal druentino ne decretavano il suo stop.
Nel primo turno dei recuperi Lorenzo andava a d affrontare il portoghese Matias. Netta la superiorità tecnico-tattica mostrata dal druentino che piazzava uno spettacolare ippon con un attacco di seoi nage che gli regalava la finalina per salire sul gradino più basso del podio. Per metter al collo la medaglia di bronzo era necessario superare il belga Ndao. Lorenzo affrontava a viso aperto il belga mantenendo a lungo l’iniziativa e creandosi una buona opportunità per passare in vantaggio sfumata di un nonnulla. I continui attacchi portavano il druentino a far sanzionare l’avversario per shido a causa della sua passività il quale a questo punto reagiva ed a poco meno di due minuti dal termine passava in vantaggio di wazari. L’atleta del Kumiai non si perdeva d’animo e ritornava prepotentemente all’attacco riuscendo a far sanzionare per la seconda volta, a venticinque secondi dal termine, l’avversario. Gli ultimi, disperati, attacchi portati da Lorenzo non cambiavano il corso del match che vedeva così la vittoria del belga ed il druentino accontentarsi della quinta posizione ad un passo dalla zona medaglie.
Sabato era stato, invece, il turno di Chiara Maccagno che, nella categoria kg.48, altro non ha potuto che proporre una fiera resistenza prima di rimanere immobilizzata, nell’incontro di esordio, contro la svedese Granberg. La druentina, che come sappiamo, solitamente gareggia nei kg.44, in questa occasione non ha potuto, purtroppo, calare il peso dunque ha accettato di buon grado questo tentativo che l’ha vista terminare troppo in fretta la propria competizione.
Seguiti dal tecnico Renato Vinassa i due atleti faranno rientro nella giornata di lunedì nella sede di Druento consci di aver dato tutto onorando i colori del Kumiai di cui fanno entrambi parte. Certo la medaglia era l’obiettivo ambizioso a cui si puntava; non è arrivata perché le gare non sono una scienza esatta e ci vuole anche quel pizzico di fortuna che indirizzi la competizione nella direzione desiderata. Quando si è dato tutto può esserci rammarico per l’occasione sfumata ma non è certo un fallimento. Sicuramente c’è da lavorare sul fisico e sulla testa di entrambi ricordando che non si deve perdere l’entusiasmo per un obiettivo mancato bensì raddoppiare gli sforzi triplicarli se necessario.
Raggiungere un obiettivo non è mai semplice; un obiettivo è un sogno con un progetto, una pianificazione e una scadenza.
La vita è questa, niente è facile ma nulla è impossibile.