Ancora due giorni di allenamento poi per gli atleti del Kumiai, Alessandro Aramu, Matild Avila, Lorenzo Turini, Alessandro Chirulli, Danilo Nardozzi, Egidio Smocovich con il tecnico Tommaso Di Pietro, scoccherà l’ora di rientrare in Italia. Stanchi, ma al tempo stesso consapevoli dell’ottimo lavoro svolto e soddisfatti dell’esperienza fatta qui a Chiba in Giappone. Gli allenamenti nelle singole giornate sono stati duri e faticosi, avevano inizio alle prime luci dell’alba quando gli atleti druentini, insieme ai loro colleghi presenti all’International Budo University, andavano a correre per incrementare resistenza e fiato per poi proseguire con la sessione pesi ed allenamento sul tatami. Si diceva delle giornate impegnative degli atleti druentini che, in cambio, ha permesso a ciascuno di loro di aggiungere cose nuove al bagaglio tecnico da riportare a casa. Il sacrificio di stare, come nel caso di Alessandro Aramu anche più di cinque settimane, lontano da casa è stato certamente ripagato dal confronto quotidiano con avversari di spessore a livello judoistico oltre che mentale ed umano che hanno stimolato gli atleti druentini a dare sempre il massimo in ogni allenamento aiutandoli ad imboccare la strada giusta per recitare un ruolo da protagonista nel 2019 con porrà obiettivi ambiziosi da raggiungere.
Un ritiro in Giappone è sempre una esperienza particolare che tutti gli atleti di livello dovrebbero provare perché pur stancante è sicuramente formativa ed anche divertente nel relazionarsi con gli altri nella terra del Sol Levante.
Buon Viaggio di ritorno. Vi aspettiamo.